Il progetto di rigenerazione di Forte Santa Caterina entra in una nuova fase: sono 65 le proposte ammesse sulle oltre 70 ricevute dal Comune di Verona da parte di associazioni e realtà interessate alla gestione dell’area. Tra queste, 48 appartengono al Terzo Settore, con enti iscritti al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore), mentre le restanti provengono da fondazioni, soggetti profit, gruppi informali e associazioni non iscritte al registro.
L’obiettivo dell’amministrazione è coinvolgere attivamente cittadini e associazioni nella definizione delle future funzioni del forte, attraverso un percorso di partecipazione pubblica, in linea con la strategia adottata per i progetti di interesse collettivo.
I tavoli tecnici: le prossime date in calendario
Dopo l’avvio ufficiale dei lavori in municipio, il Comune ha già definito le prossime tappe del percorso partecipativo:
- Martedì 4 febbraio: “L’immagine del futuro dell’area del Forte Santa Caterina e gli impatti attesi”
- Mercoledì 26 febbraio: “Usi e funzioni auspicate”
- Giovedì 20 marzo (15:00 – 18:00): “Ipotesi gestionali”
Questi incontri saranno fondamentali per delineare le linee guida della futura gestione del forte, che sarà affidata attraverso un modello condiviso con la comunità.
Un progetto di riqualificazione in fase avanzata
Nel frattempo, i lavori di recupero del forte stanno proseguendo a ritmo serrato. L’area, situata nella zona del Pestrino, è destinata a diventare un punto di riferimento per attività culturali, sociali e ambientali, con un modello gestionale che verrà definito in base ai contributi raccolti durante i tavoli di co-programmazione.
L’iniziativa rappresenta un esperimento innovativo di partecipazione civica, che potrebbe diventare un modello replicabile per altri progetti di rigenerazione urbana a Verona.