Un gesto estremo dopo un litigio
Un grave episodio si è verificato lo scorso fine settimana in un comune alle porte della città, dove un ragazzo di 20 anni ha accoltellato il padre durante un litigio con la sorella minore. Il giovane, in preda all’esasperazione, ha colpito il genitore con una coltellata alla schiena mentre questi gli voltava le spalle. Fortunatamente, la lama non ha colpito organi vitali, pur sfiorando un polmone.
L’uomo è stato ricoverato in prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita. Tuttavia, il magistrato ha contestato al ragazzo l’accusa di tentato omicidio, portando al suo arresto.
Un contesto familiare difficile
Secondo quanto dichiarato dal ventenne durante l’interrogatorio di convalida davanti al gip Livia Magri, il gesto sarebbe maturato in un ambiente familiare segnato da tensioni continue. Dopo la morte della madre, i rapporti tra padre, figlio e la sorella 16enne si sarebbero deteriorati, con frequenti litigi e incomprensioni.
Il giovane, studente universitario in un’altra città, si trovava a casa quando è intervenuto per interrompere un acceso confronto tra il padre e la sorella. Esasperato da una situazione che si protraeva da tempo, il ragazzo avrebbe perso il controllo, sfociando in un gesto impulsivo e violento.
Misure restrittive e sviluppi
Il gip ha convalidato l’arresto del giovane, ma ha deciso di applicare una misura meno restrittiva rispetto alla detenzione in carcere. È stato disposto per lui il divieto di avvicinamento al padre, mentre la sorella è stata temporaneamente affidata agli zii.
Le indagini proseguono per chiarire ulteriormente i dettagli dell’episodio e per verificare le dinamiche familiari che hanno contribuito a questa escalation di tensione.