Il 2024 si chiude con un’alta pressione stabile che porterà giornate soleggiate ma fredde in pianura, mentre in montagna il clima sarà più mite grazie all’inversione termica.
Temperatura in calo, gelate notturne diffuse
Dopo giorni di vento di foehn , che aveva portato aria più calda, le temperature sono crollate rapidamente su tutta la pianura padana. Questa mattina, le minime hanno toccato i -6° nella Bassa Bresciana , mentre in città i termometri segnavano tra -2° e -3° . In controtendenza, sui rilievi sopra i 1000 metri, le temperature erano superiori di almeno 5 gradi rispetto alla pianura , con valori intorno ai 2° sulla cima del Monte Tomba.
L’inversione termica continua a dominare, con l’aria fredda che ristagna nelle zone più basse, mentre in montagna le temperature restano più miti durante il giorno, con punte di 12-13 gradi.
Alta pressione e inversione termica fino a Capodanno
L’alta pressione, alimentata da correnti subtropicali, continuerà a diminuire il clima fino ai primi giorni del 2025. Le previsioni indicano cieli sereni e soleggiati per tutto il fine settimana, ma con un aumento della foschia e nebbia nelle ore notturne.
Durante il giorno, le temperature massime oscilleranno tra i 7 ei 9 gradi in pianura, mentre le gelate notturne saranno intense, con minime comprese tra -2° e -5°.
In montagna, invece, si vivrà un clima quasi primaverile : i 12-13 gradi durante le ore centrali della giornata renderanno le festività natalizie perfette per escursioni e attività all’aria aperta.
Acaro dell’aria sull’Europa occidentale
L’anticiclone atlantico non riguarda solo l’Italia, ma sta portando temperature straordinariamente alte in Europa. A Edimburgo si sono registrati 15°, mentre in Norvegia i fiordi raggiunti hanno quasi 10 gradi.
Persino a Capo Nord si sono verificate piogge leggere, un evento insolito per questo periodo dell’anno. Tuttavia, l’aria calda fatica a penetrare la pianura padana, protetta dalle Alpi e dagli Appennini, lasciando spazio a un clima freddo e stabile.
Cambiamenti previsti per l’Epifania
Le attuali condizioni di stabilità lasceranno spazio, entro l’Epifania, a una probabile ondata di freddo continentale. È previsto un calo delle temperature su tutta l’Italia, con un possibile ritorno del maltempo.
Per il momento, l’attenzione è rivolta alla formazione di brina e ghiaccio notturno sulle strade rurali, con possibili disagi per chi si sposta nelle prime ore del mattino.
Qualità dell’aria in peggioramento
L’alta pressione ha favorito, nei giorni scorsi, una riduzione delle polveri sottili (PM10) sotto i 50 µg/m³. Tuttavia, con il ritorno dell’inversione termica, si prevede un peggioramento della qualità dell’aria a partire da sabato.
A Verona, il limite delle 35 giornate di sforamento annuale è stato ampiamente superato, raggiungendo 49 giornate, mentre a Padova il dato sale a 54, ponendo entrambe le città in cima alla classifica regionale per inquinamento.