L’Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) torna a far parlare del caso Chico Forti, organizzando una conferenza stampa alla Camera per discutere i recenti sviluppi della vicenda emersa lo scorso luglio. Il caso Forti, che vede protagonista il detenuto nel carcere di Verona, si arricchisce di nuovi dettagli: secondo alcune fonti giornalistiche, Forti avrebbe chiesto alla ‘ndrangheta di mettere a tacere i giornalisti Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli. In merito a queste accuse, la procura di Verona ha aperto un fascicolo.
La risposta del Ministero e il commento di Denis Dori
Nella conferenza stampa, il deputato di Avs Denis Dori, che aveva sollevato la questione con un’interrogazione al ministro della Giustizia Carlo Nordio, ha letto la risposta ufficiale ricevuta dal Ministero. “Si parla di un quadro confermativo” ha spiegato Dori, aggiungendo che “anche un solo sospetto è significativo”.
Lo scontro con Fratelli d’Italia
Ad alzare i toni della discussione è stato il senatore di Fratelli d’Italia (FdI) Giulio Terzi di Sant’Agata, che ha partecipato alla conferenza sedendo tra i cronisti. Intervenendo, ha dichiarato con fermezza: “Non esiste nessun procedimento aperto riguardo alle presunte conversazioni di Forti in carcere”. Terzi ha poi criticato duramente l’evento definendolo “intempestivo e irrituale, con finalità speculative che ledono la dignità di un detenuto”.
Un botta e risposta acceso
Il confronto si è ulteriormente animato quando Terzi ha sottolineato la necessità di rispettare le sentenze definitive: “Anche un killer ha diritto alla dignità e alla possibilità di rinascita”. La replica di Dori non si è fatta attendere: “Non c’è alcuna speculazione; se vi sono pressioni sulla stampa, la politica ha il dovere di intervenire”.
Durante la conferenza, Dori ha citato le parole del procuratore di Verona, secondo cui “un detenuto ha riferito al sacerdote Carlo Vinci, garante dei detenuti, che Forti avrebbe chiesto a lui e/o ai suoi sodali di intimidire i giornalisti Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli e una terza persona”.
Gli interventi degli esperti
Alla conferenza hanno partecipato anche il criminologo Marco Strano, autore di un libro dedicato al caso Forti, e Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma. Nicolosi ha ribadito la necessità di chiarire eventuali collegamenti tra Forti e il presunto “scambio” legato ai detenuti condannati per l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega.
Conclusioni e prospettive future
Il caso Chico Forti continua a suscitare reazioni contrastanti, coinvolgendo non solo il mondo politico ma anche esperti e opinione pubblica. La conferenza stampa organizzata da Avs ha riportato l’attenzione su una vicenda complessa, alimentando interrogativi sulla gestione della giustizia e sulle implicazioni etiche e politiche dei procedimenti legati ai detenuti. La questione rimane aperta, in attesa di ulteriori sviluppi che possano chiarire i dubbi emersi.