A poco più di un anno dall’avvio del progetto, il Controllo di vicinato a Verona si conferma uno strumento efficace per migliorare la sicurezza urbana e promuovere la partecipazione attiva dei cittadini. Nato dall’iniziativa dell’amministrazione comunale e integrato nell’idea di quartiere della giunta Tommasi, il progetto ha raggiunto risultati significativi, coinvolgendo oltre 200 cittadini e risolvendo il 92% delle segnalazioni ricevute.
I tappeti del progetto
Dopo una fase iniziale di rodaggio nel 2023, dedicata alla definizione del protocollo operativo e delle modalità di partecipazione, il 2024 ha visto il passaggio alla fase operativa . Attualmente il progetto è in via sperimentale nelle Circoscrizioni 2^ e 3^, ma l’obiettivo è quello di estenderlo a tutti i quartieri attraverso una campagna informativa prevista per gennaio.
Secondo l’assessora alla Sicurezza Stefania Sicurezza, “il sistema è ormai a regime e coinvolge oltre 200 cittadini che collaborano attivamente per migliorare la sicurezza del proprio territorio. Ogni quartiere ha le sue peculiarità, ed è fondamentale che i residenti siano coinvolti direttamente”.
I numeri e l’efficacia del controllo
Ad oggi, il Controllo di vicinato conta 218 partecipanti certificati , suddivisi in 13 gruppi operativi all’interno delle 8 circoscrizioni cittadine, alcuni dei quali organizzati in sottogruppi. Le segnalazioni ricevute sono state 534, di cui 448 già risolte, mentre 106 sono in corso di gestione.
Il vicecomandante della polizia locale, Massimo Pennella, ha sottolineato che il progetto non solo favorisce la risoluzione dei problemi, ma anche il rafforzamento del rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni. “Il 92% delle segnalazioni trova riscontro, e questo rappresenta un modello virtuoso di partecipazione e collaborazione”.
Tra i risultati più significativi, il commissario Federico Bonfioli cita un’operazione antidroga a Veronetta scaturita dalle segnalazioni di un coordinatore locale, che ha fornito dettagli fondamentali per l’arresto di cinque persone.
Il ruolo della cittadinanza attiva
La partecipazione dei cittadini è il cuore del progetto. Come spiegato dalla polizia locale, le segnalazioni riguardano spesso veicoli sospetti , persone non identificate o problematiche specifiche come la presenza di cinghiali in Valpantena . Per entrare a far parte di un gruppo, i cittadini possono consultare il sito della polizia locale e compilare i moduli di adesione.
Ogni coordinatore, adeguatamente formato, garantisce la trasmissione anonima delle segnalazioni, favorendo un sistema sicuro e rispettoso della privacy.
Una prospettiva di crescita
Il progetto punta ora a coinvolgere un numero sempre maggiore di persone, sensibilizzando i cittadini sull’importanza di una sicurezza condivisa. La campagna informativa del prossimo anno si concentrerà sul reclutamento di nuovi partecipanti e sulla formazione di ulteriori gruppi, affinché ogni quartiere di Verona possa beneficiare di questo modello partecipativo.