Si è discusso dell’essenza stessa dell’umanità nel convegno intitolato “Dal cuore umano al cuore artificiale: una ricerca tra etica laica e religiosa”, organizzato dal Gruppo di Verona della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice. L’evento, tenutosi nella prestigiosa cornice del Vescovado, ha affrontato temi di grande rilevanza, quali il valore dei legami autentici e il significato profondo del cuore umano, estendendo lo sguardo fino alle nuove frontiere della scienza.
Ad aprire i lavori è stato il Vescovo Mons. Domenico Pompili, che ha sottolineato l’importanza dell’equilibrio tra scienza e sapienza, evidenziando il legame indissolubile tra progresso tecnologico e valori umani. A seguire, sono intervenuti la past president della Fondazione, Anna Maria Tarantola, e Don Renzo Beghini, Assistente ecclesiastico della stessa Fondazione, i quali hanno offerto riflessioni significative sul rapporto tra etica e scienza.
La moderazione è stata affidata a Carlo Adami, referente della Fondazione Centesimus Annus, che ha guidato con maestria il dibattito verso il cuore del convegno: la lectio magistralis di Gino Gerosa, direttore dell’UOC di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera di Padova. Il professore ha illustrato i progressi della sua ricerca, dedicata alla realizzazione di un cuore artificiale, un progetto ambizioso che rappresenta un esempio straordinario dell’incontro tra tecnologia avanzata e visione umanistica.
Questo convegno ha aperto una finestra su una delle sfide più affascinanti e complesse del nostro tempo, offrendo spunti di riflessione su come l’etica possa accompagnare la scienza nella creazione di soluzioni che, pur innovative, mantengano il rispetto per la dignità umana al centro del loro sviluppo.