Tecnologie avanzate per truffare l’esame della patente: decine di casi scoperti a Verona

La polizia locale di Verona smaschera nuove truffe agli esami di guida: dispositivi nascosti permettono a candidati non preparati di ottenere la patente, sollevando preoccupazioni per la sicurezza stradale

Candidati alla patente scoperti con telecamere nascoste e auricolari: il fenomeno preoccupa le autorità

A Verona è in aumento il fenomeno dei cosiddetti “furbetti” dell’esame di guida, cittadini che usano tecnologie avanzate per superare illegalmente i test della Motorizzazione. Nel solo mese di ottobre, la polizia locale ha individuato almeno una decina di candidati coinvolti, prevalentemente cittadini italiani di origine straniera. Grazie al supporto delle tecniche investigative del Laboratorio Analisi Documentale, i candidati sono stati scoperti con dispositivi sofisticati, come telecamere nascoste nei bottoni o nei portafogli, auricolari miniaturizzati e sim-card per comunicare all’esterno e ricevere le risposte. Ogni candidato paga tra i 4.000 e i 5.000 euro alle organizzazioni che forniscono questo servizio illegale.

La sicurezza stradale a rischio e le sanzioni inadeguate

Il comandante della polizia locale, Luigi Altamura, lamenta le attuali normative, che prevedono solo sanzioni minime per i responsabili. Non è prevista infatti la flagranza di reato, e il reato è sanzionato da una legge del 1925, risultando in pene insufficienti e poco deterrenti. “Le sanzioni penali sono ridotte e non c’è un arresto immediato,” afferma Altamura, evidenziando come le organizzazioni criminali sfruttino questa debolezza legislativa.

Il costo sociale di questa pratica e i rischi su strada

Oltre ai problemi legali, il fenomeno rappresenta un grave rischio per la sicurezza stradale. L’assessora alla Sicurezza, Stefania Zivelonghi, evidenzia il pericolo rappresentato da persone che ottengono la patente senza le competenze necessarie. Serve una presa di coscienza delle comunità straniere, affinché si disincentivino simili pratiche, aiutando i candidati a ottenere la patente con mezzi legali”.

Tecnologie di ultima generazione per ingannare gli esaminatori

Le tecnologie utilizzate per aggirare i controlli diventano sempre più sofisticate. La polizia ha riscontrato strumenti come router, nano auricolari, minitelecamere e sistemi di comunicazione nascosti in portafogli o abiti. Il trucco consiste nel trasmettere le immagini del test a un complice esterno, che fornisce le risposte corrette in tempo reale. Le autorità hanno registrato anche episodi di sostituzione di persona, a dimostrazione del crescente livello di complessità delle tecniche impiegate.

Appello alle autoscuole e nuovi metodi di controllo

In risposta all’ondata di truffe, Altamura ha richiesto la collaborazione delle autoscuole, che potrebbero aiutare nel monitoraggio dei candidati, verificando chi ha effettivamente seguito le lezioni e svolto i test di preparazione. Secondo il comandante, le scuole guida potrebbero rappresentare un filtro iniziale per contrastare il fenomeno, segnalando i candidati sospetti.

Il fenomeno dei “furbetti” della patente: un problema diffuso in tutta Italia

Il problema dei “furbetti” della patente non è circoscritto a Verona, ma si estende a livello nazionale, con casi segnalati in regioni da Nord a Sud. Organizzazioni criminali offrono i loro servizi a candidati poco preparati, sfruttando passaparola e contatti nei luoghi pubblici. Con l’avvicinarsi delle festività, le autorità temono un ulteriore aumento del fenomeno.

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