Il messaggio del vescovo Pompili alla Giornata del Ringraziamento: Agricoltura pilastro di pace e sostenibilità

Nella Chiesa di San Fermo, agricoltori e autorità si sono riuniti per celebrare l'annata e riflettere su sfide e prospettive del settore

vescovo Domenico Pompili

Sabato alle 18, nella suggestiva cornice della Chiesa inferiore di San Fermo a Verona, il Vescovo Domenico Pompili ha presieduto la 74ª Giornata del Ringraziamento. Questo evento annuale rappresenta un momento di riflessione e gratitudine per la comunità agricola, che si riunisce per celebrare l’annata agraria in chiusura e prepararsi a quella che verrà.

Sin dal 1951, questa tradizione è promossa dalla Coldiretti, simbolo del riconoscimento per i frutti della terra, occasione per valutare l’anno trascorso e invocare prosperità per il prossimo. Durante la celebrazione, accompagnata da una sentita partecipazione delle autorità cittadine, si sono svolti i momenti simbolici della processione offertoriale, in cui prodotti agricoli provenienti da tutta la provincia sono stati offerti sull’altare, e la lettura della Preghiera del Coltivatore ha scandito un’atmosfera di profonda gratitudine.

Oltre al valore spirituale, la Giornata del Ringraziamento costituisce per Coldiretti anche un momento di analisi e confronto sui temi centrali per il settore agricolo. Il presidente Alex Vantini, rivolgendosi agli associati, ha evidenziato la complessità dell’annata, segnata da sfide ma anche da un’intensa attività di dialogo e rappresentanza per il comparto. “È stato un anno impegnativo” ha dichiarato Vantini, “ma anche ricco di riflessioni in occasione degli 80 anni di Coldiretti“. Vantini ha ricordato con orgoglio le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che durante le celebrazioni dell’anniversario, lo scorso 7 ottobre, ha espresso stima verso Coldiretti, riconoscendo come l’agricoltura sia cruciale per il futuro del pianeta e la pace globale. “L’impegno di Coldiretti in ambito internazionale – ha sottolineato – la rende un veicolo di pace”.

Nel suo intervento, il Vescovo Pompili ha sottolineato come la terra sia una risorsa vitale e come l’agricoltura sia il primo strumento con cui l’uomo ne gestisce i benefici, pur fronteggiando i cambiamenti globali. Durante l’omelia, il Vescovo ha evocato il Seminatore di Van Gogh, riflettendo sull’immagine di un cielo dorato e una terra blu che si incontrano, simbolo di speranza per un futuro sostenibile, anche in tempi di grande incertezza.

La celebrazione, che si tiene tradizionalmente vicino a San Martino, segna la conclusione del ciclo agrario annuale, un momento per riflettere sull’andamento della produzione e le problematiche affrontate, dai costi di produzione crescenti ai cambiamenti climatici e alla presenza della fauna selvatica. In chiusura, il presidente Vantini ha lanciato un appello all’unità e alla mobilitazione, invitando gli associati a mantenersi compatti per affrontare insieme le sfide future in nome degli interessi della comunità e del sistema Paese.

 

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