Giornata per le morti sul lavoro: Verona in testa per decessi a livello regionale

Nel 2024, con 15 vittime sul lavoro fino ad agosto, Verona registra il maggior numero di casi in Veneto

In occasione della 74esima Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, i dati sull’incidenza delle morti sul lavoro in Veneto evidenziano un calo rispetto all’anno precedente, ma la situazione rimane preoccupante. Verona è la provincia con il maggior numero di decessi sul lavoro, con 15 vittime da gennaio ad agosto 2024, un dato inferiore rispetto ai 20 casi dello stesso periodo nel 2023. Nonostante il lieve miglioramento, Verona si conferma una delle aree più a rischio nella regione.

Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, il Veneto, pur rimanendo una delle regioni italiane con un tasso di mortalità sul lavoro relativamente basso (14,4 decessi per milione di occupati contro una media nazionale di 21,5), ha registrato 48 decessi nei primi otto mesi del 2024. Tra questi, 32 vittime sono morte sul posto di lavoro, mentre 16 sono decedute durante il tragitto casa-lavoro.

Verona e Venezia in testa alla triste classifica

In Veneto, le province di Verona e Venezia sono quelle con il più alto tasso di mortalità sul lavoro, con un’incidenza rispettivamente di 20,7 e 21,3 decessi per milione di lavoratori. Seguono Padova (16), Belluno (11,1), Treviso (10) e Vicenza (7,7).

A livello nazionale, il Veneto ha registrato un totale di 45.989 denunce di infortunio nei primi otto mesi del 2024, che rappresentano l’11,9% delle denunce complessive in Italia. Verona è in testa anche per numero di denunce totali, con 8.983 casi.

Sicurezza sul lavoro ancora insufficiente

Il presidente dell’Osservatorio, Mauro Rossato, ha sottolineato come ogni infortunio grave o mortale rappresenti una carenza sul fronte della sicurezza. Ha ribadito l’importanza di investire nella formazione continua dei lavoratori e nello studio delle cause degli incidenti per ridurre il rischio. “Le morti sul lavoro sono un’offesa intollerabile alla coscienza collettiva”, ha affermato Rossato, evidenziando che le misure di sicurezza inadeguate sono alla base della maggior parte dei decessi.

La necessità di una risposta collettiva

La consigliera regionale del Partito Democratico, Anna Maria Bigon, ha ribadito l’importanza di investire nella prevenzione e formazione, soprattutto nei settori ad alto rischio come agricoltura, edilizia e logistica. Ha sollecitato un maggiore impegno da parte delle istituzioni regionali per monitorare costantemente la situazione e prevenire tragedie simili in futuro.

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