Il comitato Vivere il Centro di Verona, guidato dal presidente Paolo Ricci e dalla vicepresidente Franca Caramazza, appoggia l’introduzione di regole più severe per la Zona a traffico limitato (Ztl), chiedendo un ulteriore giro di vite per migliorare la vivibilità del centro storico.
Il prossimo 28 ottobre entrerà in vigore la nuova Ztl di Verona, che non prevederà più fasce orarie di libero accesso. Mentre la Corporazione degli esercenti chiede la sospensione del provvedimento, il comitato Vivere il Centro esprime il suo sostegno a una Ztl più restrittiva. Ricci e Caramazza sottolineano che il centro storico, pur essendo un’area meravigliosa, è estremamente fragile e necessita di essere preservato e valorizzato, favorendo il ritorno alla residenzialità.
I problemi del centro storico
Il comitato denuncia come la Ztl sia stata trasformata in una sorta di “piccola Gardaland”, con un eccesso di turismo che ha compromesso la qualità della vita dei residenti. Ricci e Caramazza parlano di un centro pieno di plateatici extra-large, locali che si estendono sui marciapiedi, e affitti turistici che hanno ridotto drasticamente i residenti a circa 5mila persone, con 1.600 posti auto a fronte di oltre 20mila permessi. Secondo il comitato, la convivenza tra residenti e turismo non regolamentato ha portato a problemi di rumore notturno, affollamento e disordine urbano.
Stop alle moto e più polizia locale
Tra le richieste del comitato c’è il divieto di accesso alle moto nella Ztl, a causa del rumore molesto che compromette il riposo dei residenti. Inoltre, Ricci e Caramazza chiedono una maggiore presenza della polizia locale per contrastare i comportamenti scorretti, come i plateatici invasivi, il parcheggio selvaggio e i monopattini elettrici che sfrecciano in contromano. Pur comprendendo la carenza di organico delle forze dell’ordine, il comitato sostiene che la polizia locale debba concentrarsi sul suo compito principale: garantire l’ordine e la sicurezza, anche durante la notte, quando il rumore e la musica alta disturbano la quiete pubblica.