Asl Veneto sotto accusa: diffide dall’Associazione Luca Coscioni per tutela diritto alla salute nelle carceri

Sovraffollamento e condizioni inadeguate: la richiesta di ispezioni urgenti nei penitenziari italiani

Carcere di Montorio

L’Associazione Luca Coscioni ha recentemente presentato una diffida alle ASL del Veneto, e di tutta Italia, affinché vengano rispettati i doveri previsti dalla legge per garantire il diritto costituzionale alla salute anche all’interno delle carceri. Questa iniziativa si inserisce nel contesto delle attività dell’associazione, da sempre impegnata nella promozione dei diritti civili e nella tutela della salute pubblica, con particolare attenzione alle condizioni dei detenuti.

La questione delle ispezioni sanitarie nelle carceri

L’Associazione ha sottolineato che le aziende sanitarie locali hanno il compito legale di svolgere sopralluoghi periodici nelle strutture penitenziarie per accertare il rispetto delle norme igienico-sanitarie e la corretta erogazione dei servizi sociosanitari. Tra le carceri coinvolte, anche quella di Montorio, a Verona, dove le condizioni di sovraffollamento sono particolarmente critiche.

Il paragone fatto dagli avvocati dell’Associazione Luca Coscioni è chiaro: così come un esercizio commerciale che non rispetta le norme igieniche viene chiuso, allo stesso modo le carceri devono essere soggette a controlli e provvedimenti adeguati per garantire condizioni di vivibilità dignitose ai detenuti. Questo appello non è una semplice provocazione, ma una richiesta formale affinché le autorità competenti agiscano senza applicare due pesi e due misure.

Dati preoccupanti sul sovraffollamento e i suicidi

Secondo i dati del ministero della Giustizia aggiornati al 31 luglio 2024, in Italia ci sono 61.133 detenuti distribuiti nei 189 istituti penitenziari, di cui 2.682 donne e 21 madri con figli piccoli. Nella sola regione Veneto, i numeri del sovraffollamento raggiungono il 135%, con 2.513 uomini e 131 donne detenute. Situazione particolarmente grave nel carcere di Montorio, dove a fronte di una capienza regolamentare di 335 posti, sono presenti 591 detenuti, tra cui 39 donne.

La situazione è resa ancora più drammatica dai dati sui suicidi: nel penitenziario veronese, negli ultimi 12 mesi, sei detenuti si sono tolti la vita. A livello nazionale, sono già 56 i casi di suicidio registrati dall’inizio dell’anno, con un totale di quasi 120 decessi.

Un richiamo alla responsabilità delle istituzioni

L’Associazione Luca Coscioni, rappresentata dall’avvocata Filomena Gallo e da Marco Cappato, ha inviato ben 102 diffide alle direzioni generali delle ASL italiane, chiedendo l’immediata attivazione dei controlli previsti dalla legge. L’obiettivo è quello di verificare se le celle siano pulite, se ci sia sufficiente ventilazione, luce naturale e accesso all’acqua calda e fredda, e se le aree esterne siano adeguatamente coperte per garantire il diritto alla salute anche durante le ore d’aria.

“La pressoché totale mancanza di interventi strutturali per garantire il diritto alla salute nei penitenziari è inaccettabile”, ha dichiarato l’Associazione. L’iniziativa nasce anche dalla constatazione che l’ultimo decreto del Governo in materia di carceri non ha preso in considerazione le condizioni sanitarie dei detenuti, e che le istituzioni continuano a non adottare misure adeguate alla gravità della situazione.

Le possibili conseguenze delle diffide

Se le ASL non dovessero rispondere a questa diffida, l’Associazione ha già annunciato che si rivolgerà alle autorità competenti a livello regionale e nazionale, ricorrendo a tutti gli strumenti legali disponibili per assicurare che il diritto alla salute venga garantito pienamente anche nelle carceri italiane.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

La Protezione Civile regionale ha dichiarato lo stato di allarme climatico per il 15 e...
Un pregiudicato calabrese è finito in manette per estorsione dopo aver rubato orologi per 60mila...
Bambini di Gaza
Sono stati accolti oggi, 14 agosto, all’Azienda Ospedaliera due minori palestinesi feriti, parte di un...

Altre notizie