Tra i colpi messi a segno dai presunti criminali, figurano una rapina in un’abitazione a Sona, un furto in una pizzeria di Mozzecane e un altro in un bar tabacchi a Villafranca.
Grazie all’analisi degli indizi raccolti durante le indagini, i carabinieri sono riusciti a identificare il veicolo utilizzato per i furti, intestato a uno dei sospettati. L’automobile è stata ripresa dai sistemi di sorveglianza “lettori targhe” presenti nei comuni interessati, il che ha permesso alle forze dell’ordine di localizzarla e monitorarla. I tre sono stati pedinati fino a quando hanno tentato di rubare in un salone di parrucchiera a San Giovanni Lupatoto e successivamente al bar Bandolo di Pozzo, dove hanno sfondato la vetrata della porta d’ingresso e rubato il registratore di cassa.
L’intervento tempestivo dei carabinieri ha portato all’arresto immediato dei tre individui e al recupero del bottino. Durante la perquisizione del veicolo sono stati trovati strumenti per lo scasso, tra cui piedi di porco e cacciaviti, oltre alla tessera sanitaria di una donna di 88 anni, residente a San Massimo, rubata durante un furto in abitazione il 27 agosto scorso.
Le autorità stanno ora investigando sulla possibilità che i tre arrestati siano coinvolti in altri furti e rapine. Nel frattempo, i sospettati sono stati trasferiti nella casa circondariale di Montorio, dove rimarranno in attesa di ulteriori sviluppi nelle indagini.