Un gruppo di militanti animalisti ha bloccato, nella mattinata di sabato 10 agosto, l’entrata “telepass” del casello autostradale di Affi, esponendo uno striscione in lingua inglese e tedesca per attirare l’attenzione internazionale sulla loro causa. La protesta ha voluto denunciare la recente uccisione dell’orsa Kj1, avvenuta su decisione del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
Il casello di Affi, situato lungo l’autostrada del Brennero, è stato scelto strategicamente dai manifestanti per il suo alto traffico, soprattutto da parte di turisti stranieri diretti al lago di Garda. Questo ha permesso agli animalisti di dare grande visibilità alla loro causa, rivolta principalmente contro la politica di gestione degli orsi adottata dalla Provincia di Trento.
Gli agenti della polizia stradale sono prontamente intervenuti, identificando i manifestanti e ripristinando la circolazione. Nonostante l’intervento delle forze dell’ordine, gli animalisti hanno potuto esprimere chiaramente il loro dissenso verso le decisioni del presidente Fugatti, che prevede l’uccisione di otto orsi all’anno, considerati pericolosi dalle autorità.
I militanti di Centopercentoanimalisti, organizzazione promotrice dell’iniziativa, hanno criticato duramente Fugatti, accusandolo di ignorare non solo le regole, ma anche le considerazioni morali. Particolarmente grave è stata ritenuta la morte dell’orsa Kj1, madre di tre cuccioli, la cui sorte rimane incerta e suscita forte preoccupazione tra gli attivisti.