Le corse clandestine continuano a rappresentare un grave rischio per la sicurezza pubblica, come sottolinea il comandante della Polizia Locale, Luigi Altamura, che evidenzia le pesanti conseguenze legali per chi organizza o partecipa a questi eventi pericolosi.
Un fenomeno diffuso tra i giovani
Da sempre, i giovani hanno sperimentato comportamenti rischiosi al volante di auto o moto. Le storie di avventure pericolose come derapate, impennate e gare improvvisate sono comuni tra gli adolescenti, spesso raccontate con orgoglio il giorno dopo. Tuttavia, con l’avvento dei social media, queste attività vengono ora documentate e condivise, amplificando il fenomeno e rendendolo visibile a un pubblico più ampio.
L’impatto dei social media
Le piattaforme social hanno trasformato le corse clandestine in veri e propri eventi virali. Video scioccanti di ragazzi attaccati ai cofani delle auto durante manovre pericolose vengono visti da migliaia di persone, attirando l’attenzione delle forze dell’ordine. Secondo Altamura, la polizia locale sta monitorando costantemente questi fenomeni, con pattuglie che effettuano controlli su veicoli e persone sospette in zone note per essere teatro di queste attività.
Le conseguenze legali per chi organizza
Chi organizza corse clandestine deve essere consapevole delle gravi conseguenze giuridiche. Le pene per l’organizzazione includono la reclusione da uno a tre anni e multe che possono arrivare fino a 100.000 euro. Le stesse sanzioni si applicano a chi partecipa attivamente alle gare non autorizzate.
I rischi fisici
Oltre alle sanzioni legali, i rischi fisici per i partecipanti sono elevati. Incidenti durante queste gare possono provocare lesioni gravi o addirittura la morte. In tali casi, le pene vengono inasprite: la reclusione può arrivare fino a dodici anni se una persona perde la vita, e fino a sei anni per lesioni personali. Queste pene sono aumentate se le gare sono organizzate per lucro o scommesse, o se vi partecipano minori.
Le conseguenze per i partecipanti
Per chi partecipa alle corse clandestine, le sanzioni prevedono la sospensione della patente da uno a tre anni e, in caso di lesioni gravi o morte, anche la revoca della patente e la confisca del veicolo. Altamura sottolinea l’importanza di ricordare ai giovani che queste attività non sono un gioco, ma comportano gravi rischi legali e fisici.
Conclusioni
Il fenomeno delle corse clandestine è un problema serio che richiede una costante vigilanza da parte delle forze dell’ordine. Le conseguenze legali e fisiche per organizzatori e partecipanti sono severe, e la consapevolezza di questi rischi è fondamentale per prevenire tragedie. La Polizia Locale, guidata da Luigi Altamura, continua a monitorare e contrastare attivamente questo pericoloso fenomeno.