La Prefettura di Verona, sotto la guida del prefetto Demetrio Martino, ha emesso un’interdittiva antimafia contro un’azienda con sede legale nella provincia scaligera, che forniva maestranze per il cantiere della nuova linea ferroviaria Tav. Questo è il quarto provvedimento di tale natura adottato dalla prefettura scaligera dall’inizio del 2024.
Il provvedimento interdittivo è uno strumento fondamentale nella lotta contro le infiltrazioni mafiose nel settore degli appalti pubblici, impedendo alle aziende sospettate di avere legami con la criminalità organizzata di partecipare a lavori pubblici. In questo caso, la ditta veronese è stata sottoposta a controlli rigorosi che hanno portato alla scoperta di presunti collegamenti con organizzazioni mafiose.
La linea ferroviaria Tav Verona-Padova è uno dei progetti infrastrutturali più importanti della regione, destinato a migliorare notevolmente la mobilità tra le due città. La partecipazione di aziende legate alla mafia potrebbe compromettere la sicurezza e l’efficienza dei lavori, rendendo essenziale l’intervento delle autorità per mantenere l’integrità del progetto.
L’interdittiva antimafia rappresenta una misura preventiva che mira a garantire che solo aziende affidabili e prive di legami con la criminalità organizzata possano operare in settori sensibili come quello delle infrastrutture. La Prefettura di Verona continua a monitorare attentamente le aziende coinvolte in questi progetti per assicurare che rispettino tutte le normative vigenti e operino in modo trasparente e legale.
Questi provvedimenti sono essenziali non solo per la protezione dei progetti pubblici, ma anche per la tutela dell’economia locale e la sicurezza dei lavoratori coinvolti. Le autorità locali ribadiscono il loro impegno nella lotta contro le infiltrazioni mafiose e nella promozione di un ambiente imprenditoriale sano e legale.