Michele Moretto, un meccanico di 32 anni residente a Isola Rizza, è ancora profondamente scosso dopo il violento scontro frontale avvenuto nella notte tra sabato 29 e domenica 30 giugno, in via Merle, al confine con Bovolone. “Abbiamo sentito un forte stridore di pneumatici e visto un’auto venire verso di noi. Dopo l’urto, l’altra macchina si è allontanata facendo perdere le proprie tracce”, racconta Moretto.
La dinamica dell’incidente
I veicoli coinvolti sono stati una Fiat Punto, di proprietà della fidanzata di Moretto, che lui stava guidando, e un’altra utilitaria, il cui conducente si è dileguato senza prestare soccorso alla coppia. Secondo le dichiarazioni di Moretto, era passata da poco l’una di notte quando, imboccando via Merle al confine tra Isola Rizza e Bovolone, hanno visto un’auto avvicinarsi a gran velocità. “Il conducente deve aver perso il controllo del veicolo, colpendo la nostra macchina sul lato sinistro”, spiega il 32enne.
La caccia al responsabile
Moretto, che ha riportato una prognosi di 20 giorni mentre la sua compagna ne avrà per una settimana, ha deciso di sporgere denuncia ai carabinieri. Insieme ai suoi familiari, ha lanciato un appello sui social per invitare l’altro automobilista a farsi avanti. “Invece di fermarsi, il conducente è fuggito, lasciando però sul terreno una ruota e un freno. Tornando indietro lungo la strada, ho trovato anche un fanale”, aggiunge.
Le indagini in corso
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti immediatamente i carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile di Legnago per effettuare i rilievi del caso. La compagna di Moretto, G.B., è stata trasportata d’urgenza al Pronto Soccorso di Legnago dall’ambulanza del 118. Nei giorni successivi, Moretto ha richiesto che venissero controllate le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.
Gli sviluppi delle ricerche
Grazie alle testimonianze raccolte, sembra che l’auto responsabile dell’incidente sia una Ford Focus grigia degli anni 2000. Michele Moretto invita chiunque avesse informazioni utili a contattare i carabinieri di Legnago per contribuire a identificare il responsabile e assicurarlo alla giustizia.