L’Africae Festival continua il percorso tracciato dalla manifestazione “Ma Che Estate” (2006-2023), proponendosi come un punto di incontro e dibattito per contrastare gli stereotipi e favorire l’inclusione tra Italia e Africa. Il nome “Africae”, di derivazione latina, richiama le antiche radici delle relazioni tra le sponde del Mediterraneo e sottolinea la diversità di un continente spesso erroneamente considerato omogeneo. Il Festival è in programma dal 14 al 16 giugno.
“È un onore per l’amministrazione partecipare anche quest’anno” ha dichiarato l’assessore alle Pari opportunità Jacopo Buffolo. “Questo festival è un’opportunità per valorizzare le molteplici storie dei giovani afrodiscendenti della nostra città, un momento di confronto, ma anche di musica e condivisione per celebrare le storie e le esperienze delle Afriche grazie alla Fondazione Nigrizia”.
Alla conferenza stampa erano presenti Pietro Ciuciulla della Fondazione Nigrizia Onlus, Arianna Baldi e Roberto Valussi, giornalisti di Nigrizia. Il programma del festival si divide in attività diurne e serali: durante il giorno si terranno conferenze e dibattiti, mentre la sera sarà dedicata a concerti e balli. Gli incontri diurni vedranno la partecipazione di importanti figure della scena africanistica italiana. I temi trattati andranno oltre l’attualità, includendo migrazioni climatiche, il ruolo dell’Italia in Africa, innovazioni nella letteratura afrodiscendente e riflessioni sul cosiddetto “porno della povertà”.
Tra i relatori spiccano nomi come Nancy Porsia, Valerio Nicolosi, Wissal Houbabi, Theo Imani, Mario Giro e Sarah Kamsu. Le serate saranno animate da musica afrodiscendente e della diaspora, con artisti di calibro nazionale e internazionale come Elhzo, Lenna Bahule, Epoque e Dudù Kouate.
Non mancheranno stand gastronomici con specialità culinarie di diversi paesi africani, per deliziare i partecipanti. Tutti gli eventi sono gratuiti, ad eccezione della mostra “I gesti dell’acqua”, un’esposizione fotografica sul rapporto tra uomo e ambiente acquatico in Africa, ospitata al Museo Africano con un ingresso di 5 euro.