Stop al superbonus, frenata per le contrade, ma la casa in Lessinia resta desiderata

Richiesti soprattutto bi o trilocali nuovi o già ristrutturati, «chiavi in mano». E aumenta la spesa media.

La Lessinia non perde l’appeal immobiliare scoppiato dal Covid in poi. Tuttavia, la tipologia di abitazione ricercata sull’altopiano veronese è cambiata radicalmente. Lo spartiacque tra prima e dopo è stato lo stop al Superbonus 110%, che ha causato una brusca frenata all’acquisto e al recupero di vecchi rustici e case in degrado, indebolendo così la spinta a far rinascere le contrade disabitate.

La nuova domanda abitativa

Oggi si cercano case nuove o già ristrutturate, con una preferenza per bi o trilocali. La spesa media è aumentata, raggiungendo i 110-120mila euro nel 2023, contro i 90mila del 2022, secondo l’analisi di Tecnocasa Lessinia. La diminuzione degli incentivi statali ha portato i compratori a orientarsi verso soluzioni “chiavi in mano”, piuttosto che rustici da ristrutturare.

Le località più ambite

Bosco Chiesanuova rimane la “perla” dell’altopiano, seguita da Roverè Veronese. Altre località seguono a distanza, con mercati più difficili. Paolo Morana Dal Bianco e Christian Bragantini di Tecnocasa Lessinia notano che la riscoperta della Lessinia iniziata con la pandemia non si è esaurita. Le compravendite e le richieste di affitti turistici stagionali restano numerose, superando i livelli pre-Covid.

Effetti dello stop al superbonus

Con il taglio al Superbonus, l’entusiasmo per il recupero dei rustici si è sgonfiato. Ora si preferiscono immobili già abitabili. Rustici ristrutturati e unità singole sono molto richiesti, mentre il nuovo costruito è scarso e spesso prenotato prima del completamento. Questi immobili, inizialmente acquistati come seconde case, spesso diventano residenze prevalenti.

Tendenze di acquisto

Le zone più richieste sono Bosco Chiesanuova, sia il centro che le contrade, e Roverè e Cerro, soprattutto per finalità residenziali. I prezzi non stanno crescendo, ma le preferenze si orientano verso abitazioni più costose, aumentando così la spesa media. A Bosco, soluzioni sotto i 110-120mila euro sono generalmente da ristrutturare.

Gestione e investimenti

Martina Vinco, amministratrice di condominio e co-fondatrice di Affitti Lessinia, conferma che la domanda di rustici è rallentata per la diminuzione dei bonus e la carenza di imprese disponibili. Gli alloggi più richiesti sono dai 45 ai 70 metri quadrati, facili da gestire. Sempre più investitori acquistano appartamenti piccoli da mettere a reddito, sia per il lungo periodo che per l’uso turistico.

Il portale Affitti Lessinia, con 20mila ingressi e 157mila pagine visualizzate, dimostra la vivacità del mercato degli affitti turistici. Attualmente, 54 alloggi sono ancora disponibili sul portale.

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