“Con ancora vive le emozioni dell’incontro avvenuto alcune settimane fa a Venezia, sono onorato di dare nuovamente il benvenuto in Veneto a Papa Francesco, mantenendo intatta l’emozione di allora. La presenza del pontefice nella nostra regione per due occasioni così ravvicinate è un evento straordinario, sottolineando l’importanza storica di tali visite. Sono certo di esprimere il sentimento di tutti i veneti nel dire: Bentornato!”. Questo è il saluto del presidente del Veneto, Luca Zaia, in attesa dell’arrivo di Papa Francesco previsto per sabato prossimo a Verona.
“Pace” – continua Zaia in una dichiarazione – è il messaggio centrale degli interventi del Santo Padre, un costante richiamo contro i numerosi conflitti che minano questa aspirazione universale. Questo tema è anche il fulcro ufficiale di questa visita. Siamo onorati della sua presenza, consapevoli che Verona, al pari di Venezia, rappresenta un simbolo che può amplificare questo appello globale. Se Venezia è culturalmente il ponte tra Occidente e Oriente, il territorio di Verona è storicamente e geograficamente un crocevia tra culture e popolazioni dal Nord al Sud, con l’Adige che collega direttamente l’Europa centrale alla Pianura Padana. Questo è il Veneto: una terra di incontri, scambi e relazioni”.
Il Veneto: una terra di pace
Secondo Zaia, “la visita di Papa Francesco confermerà che il Veneto è una terra di pace”. “Non solo perché il Leone Marciano nella bandiera lo afferma, ma anche perché la nostra regione ha sofferto troppo spesso il dramma della guerra. Le colline, le montagne e le campagne, un tempo teatri di morte, oggi rappresentano vita e benessere per il Veneto. Le città, ridotte a macerie dalle bombe nel secolo scorso, sono ora centri di studio e progresso. Come veneti, figli di una terra che ha conosciuto secoli di miseria e una massiccia emigrazione, possiamo consapevolmente affermare che la prosperità attuale, sebbene messa alla prova negli ultimi anni, è frutto del duro lavoro dei nostri genitori durante il periodo di pace più lungo che abbiamo mai conosciuto”.
Pace e lavoro: i pilastri del Veneto
“Pace e lavoro sono il motore che hanno consentito alla nostra regione di diventare uno dei distretti produttivi più avanzati e importanti al mondo”. “Questo successo, tuttavia, non ha reso la società veneta insensibile ai bisogni di chi è rimasto indietro, poiché le nostre radici cristiane, integrate nel nostro DNA culturale, costituiscono un principio identitario condiviso sia dai credenti che dai laici come patrimonio di storia comune. La visita di Papa Francesco a Verona – conclude Zaia – va oltre il valore religioso dell’evento, rappresentando un ulteriore significativo capitolo della nostra storia”.