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Rinnovamento delle strutture sanitarie a Verona: nuovi progetti e sfide personali

Prossimi passi verso l'ampliamento delle infrastrutture sanitarie e le criticità nel reclutamento del personale

Nel corso dei mesi di maggio e giugno, è prevista l’inaugurazione dei lavori per la costruzione di abitazioni e strutture sanitarie a Verona, seguita dalla presentazione del progetto definitivo per il nuovo ospedale di Legnago in agosto. L’ULSS 9 Scaligera si impegna attivamente nel potenziamento del sistema socio-sanitario della regione, un’iniziativa che ha ricevuto il plauso del sindacato Fp Cgil. Nonostante questo progresso, la questione irrisolta della carenza di personale rimane una sfida significativa.

Simone Mazza, capo della sanità di Fp Cgil Verona, e Antonio De Pasquale, segretario generale, hanno espresso soddisfazione per gli sforzi dell’ULSS 9 Scaligera nell’avanzamento del progetto ospedaliero di Legnago e nel miglioramento della rete assistenziale territoriale. Tuttavia, hanno anche sottolineato la necessità di maggiori garanzie, soprattutto per quanto riguarda il finanziamento completo e la copertura del personale per le 19 Case di Comunità, le 8 Centrali Operative Territoriali e i 7 Ospedali di Comunità.

La discrepanza tra gli investimenti in infrastrutture e quelli nelle risorse umane è evidente. I leader sindacali temono che i piani di rafforzamento del sistema di medicina territoriale possano portare a una gestione privatizzata dei servizi sanitari, compromettendo l’accessibilità e la qualità del servizio sanitario pubblico. La preoccupazione aumenta con la mancata partecipazione dell’ULSS 9 Scaligera a recenti bandi regionali per il reclutamento di personale infermieristico, una situazione che evidenzia una carenza di risorse umane prontamente disponibili, nonostante l’esistenza di una lista di 133 infermieri già in attesa.

Fp Cgil ha pertanto richiesto un piano di assunzioni che includa l’uso delle graduatorie esistenti e l’introduzione di nuove assunzioni. Come gesto iniziale, il sindacato ha proposto l’estensione della graduatoria regionale degli operatori socio-sanitari, in scadenza nei mesi a venire, e prevede di organizzare una manifestazione a Venezia il 30 aprile per sollecitare queste azioni.

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