La provincia di Verona è attualmente alle prese con una grave carenza di medici di famiglia, che ha raggiunto il livello più critico degli ultimi cinque anni. Le aree più colpite da questa emergenza sono Verona Sud, Castel d’Azzano e Buttapietra, dove la popolazione fatica a garantirsi l’accesso ai servizi sanitari essenziali.
Un problema in escalation, l’analisi della situazione mostra un deterioramento continuo, con le cosiddette “zone carenti” — aree in cui il numero di medici disponibili è insufficiente per soddisfare le esigenze sanitarie locali — che hanno visto un incremento notevole, passando da 156 a 213 in soli quattro mesi. Questa escalation è avvenuta nonostante i recenti inserimenti di medici formati attraverso corsi regionali triennali.
Cronistoria di una crisi annosa, la crisi non è emersa improvvisamente. Già nel 2019, le zone carenti erano 79, aumentando gradualmente fino a raggiungere 209 nel 2023. La pandemia ha intensificato ulteriormente la situazione, mettendo in luce una costante e preoccupante instabilità nel sistema sanitario di Verona e provincia.
Ripercussioni sulla continuità assistenziale, l’insufficienza di medici di base impatta direttamente sulla continuità assistenziale, il servizio che dovrebbe garantire copertura sanitaria a chi rimane senza un medico di riferimento. Attualmente, la provincia conta 114 posti vacanti, il numero più elevato in Veneto.
Focus sulle aree critiche, le circoscrizioni Quarta e Quinta di Verona e i comuni di Castel D’Azzano, Buttapietra e San Giovanni Lupatoto emergono come le zone più critiche, con 45 aree carenti. Anche le regioni di Baldo-Garda, Villafranchese, e l’entroterra gardesano e la Valpolicella stanno vivendo incrementi allarmanti.
Conclusioni e prospettive future, la persistente carenza di medici di famiglia in provincia di Verona solleva questioni urgenti sulla capacità del sistema sanitario locale di fornire assistenza adeguata. È fondamentale intervenire con soluzioni immediate per risolvere questa crisi e assicurare a tutti i cittadini l’accesso a cure mediche adeguate.
