Verona si appresta a diventare un teatro a cielo aperto per uno degli eventi astronomici più affascinanti dell’anno: la pioggia di meteore delle Liridi. Questo sciame meteorico, derivante dai detriti della cometa Thatcher, promette di illuminare il cielo notturno con un’esibizione spettacolare di luci danzanti. Gli appassionati di astronomia e i curiosi hanno segnato sul calendario le date dal 15 al 25 aprile, con particolare attenzione alla notte tra il 22 e il 23 aprile, momento clou di questa manifestazione celeste.
Le Liridi, così chiamate per la loro prossimità alla costellazione della Lira, sono frammenti di roccia che si incendiano al contatto con l’atmosfera terrestre, creando un effetto visivo mozzafiato. La loro origine risale alla cometa Thatcher, che orbita intorno al sole ogni 415 anni, e ogni frammento che si stacca contribuisce a questo magnifico spettacolo di luci. Nonostante la luminosità della luna, che il 24 aprile sarà al suo apice, potrebbe ostacolare la visibilità di questi bolidi celesti, ci sono strategie che gli osservatori possono adottare per godere al meglio dell’evento.
Per osservare le Liridi al meglio, è consigliabile trovare un luogo buio, lontano dall’inquinamento luminoso delle città. Rivolgere lo sguardo verso il radiante, il punto nel cielo da cui sembrano emanare i meteoriti, situato vicino alle costellazioni di Ercole e del Cigno, aumenterà le probabilità di assistere a questo incantevole fenomeno. Dopo l’emozionante esperienza delle Liridi, gli appassionati di astronomia non dovranno aspettare molto per un altro appuntamento celeste: le Eta Aquaridi, che si manifesteranno all’inizio di maggio, promettono altrettanto spettacolo con velocità che raggiungono i 60 chilometri al secondo.