Nonostante le avverse condizioni meteorologiche abbiano influenzato le festività pasquali a Verona, creando alcuni ostacoli per i turisti, la zona del Lago di Garda ha testimoniato una resilienza notevole, con un tasso di occupazione delle strutture ricettive generalmente elevato. Gli albergatori hanno osservato una lieve modifica nelle pianificazioni di viaggio da parte dei visitatori, che hanno posticipato i loro soggiorni, evitando tuttavia di cancellare le prenotazioni. Inoltre, le aspettative per la prima metà di aprile rimangono positive.
Gli operatori del settore alberghiero del Lago di Garda avevano previsto un’esito favorevole per il periodo di Pasqua, specialmente considerando che quest’anno la festività si è presentata più precocemente, fungendo da barometro per l’imminente stagione turistica. Analizzando i più recenti dati e le impressioni condivise dagli esperti del settore, emerge che l’avvio della stagione ha superato le aspettative. Il tasso medio di occupazione si aggira intorno al 70%, con variazioni giornaliere minime e un’affluenza significativa di turisti, in particolare tedeschi (42,2%, con un incremento del 7% rispetto al 2023) e italiani (31,5%, in aumento del 10% rispetto all’anno precedente).
Ivan De Beni, presidente di Federalberghi Garda Veneto, ha evidenziato l’importanza di considerare l’intero periodo festivo per una valutazione accurata dell’affluenza, estendendo così la stagione turistica e incrementando l’occupazione. Questo approccio permette di pianificare strategie di fidelizzazione e di prevedere un flusso costante di visitatori nei mesi estivi.
Claudia Speri, gestrice alberghiera nelle zone di Peschiera e Castelnuovo del Garda, ha rivelato che, nonostante le speranze in un’occupazione ancora maggiore, il settore ha raggiunto un tasso del 70-75%, limitato solo dalle condizioni meteorologiche. Anche Virginia Torre, riflettendo sulla situazione a Lazise, ha confermato un tasso di occupazione soddisfacente del 75%, con minime variazioni dovute al tempo.
Luigi Zermini ha sottolineato la sfida rappresentata da un inizio precoce della Pasqua, pur riconoscendo l’opportunità offerta dalle ultime nevicate montane come alternativa attraente. Tuttavia, ha evidenziato l’impegno costante delle strutture maggiori nel mantenere alti livelli di operatività.
Anche altre località come San Zeno di Montagna, Brenzone, e Malcesine hanno riportato tassi di occupazione positivi, dimostrando la resilienza del settore nonostante le incerte condizioni climatiche. Infine, rappresentanti di Torri del Benaco e Bardolino hanno condiviso sentimenti analoghi, consolidando ulteriormente l’ottimismo per il futuro.
Con previsioni meteo favorevoli per i prossimi quindici giorni e prezzi medi per camera in linea con l’anno precedente, il settore guarda con fiducia ai prossimi eventi e festività, prevedendo una continuazione positiva della stagione turistica.