Nel cuore del Veneto, Verona emerge come leader nell’integrazione di lavoratori extracomunitari nel proprio tessuto economico, grazie all’applicazione del Decreto Flussi. Uno studio recente, curato dall’Osservatorio regionale per l’analisi del mercato del lavoro di Veneto Lavoro, ha gettato luce sull’efficacia di questa normativa nel facilitare l’ingresso di nuove forze lavorative non comunitarie nel 2023.
L’indagine, che si basa sull’analisi di dati ufficiali, mira a fornire un quadro dettagliato dell’impatto del Decreto Flussi 2022 sull’economia regionale. Dalle informazioni raccolte emerge che, nel corso del 2023, la regione ha visto l’arrivo di oltre 6.300 lavoratori extracomunitari, rappresentando il 16% del totale di 40.200 nuovi ingressi nel mercato del lavoro regionale. Di questi, 3.800 hanno trovato impiego in attività stagionali, soprattutto in ambito agricolo, e provenivano maggiormente da nazioni quali India, Marocco, Albania e Bangladesh. La maggior parte di questi lavoratori, oltre il 90%, ha intrapreso per la prima volta un’esperienza lavorativa in Veneto, spesso sotto la guida di datori di lavoro anch’essi stranieri.
Per quanto riguarda il segmento dei lavoratori non stagionali, questi hanno raggiunto le 2.500 unità, con una prevalenza maschile del 90% e un’incidenza del 76% di nuovi ingressi nel panorama lavorativo veneto. Un dato interessante riguarda il 20% di questi lavoratori, che sono stati assunti da imprese straniere, specialmente nei settori delle costruzioni, turismo, commercio all’ingrosso, logistica e meccanica.
A qualche mese dall’inizio dei rapporti lavorativi, si è notato che circa l’80% dei lavoratori stagionali rimaneva impiegato, mantenendo spesso lo stesso posto di lavoro. Questo tasso scende leggermente per i lavoratori non stagionali.
Verona si distingue per aver accolto il maggior numero di lavoratori extracomunitari, con circa il 70% dei lavoratori stagionali e il 31% dei non stagionali trovati in questa provincia, rispetto al totale dei lavoratori arrivati in Veneto con il Decreto Flussi.
Le politiche di incremento delle quote e la semplificazione delle procedure per l’ottenimento dei permessi di lavoro sono state fondamentali nel rendere il sistema più efficiente, anche se si ritiene ci sia ancora margine di miglioramento. L’assessora regionale al Lavoro, Elena Donazzan, sottolinea l’importanza di un’integrazione più efficace tra le banche dati nazionali per ottimizzare il monitoraggio e l’efficacia delle politiche di inserimento lavorativo degli stranieri.