Il Comune di Verona si distingue nuovamente per l’iniziativa “Occhio al Prezzo“, estendendo il monitoraggio a una gamma più ampia di prodotti, tra cui spiccano i prezzi dei carburanti. A partire da domani, cittadini e cittadine potranno consultare gli aggiornamenti sui costi di vari articoli, da quelli alimentari a quelli energetici, attraverso i totem informativi dislocati in città, sui social media e sul sito istituzionale del Comune. Questa mossa rappresenta un ulteriore sforzo dell’amministrazione comunale di Verona per garantire trasparenza e informazioni aggiornate sul costo della vita nella città scaligera.
Federico Benini, assessore alla Statistica, ha sottolineato l’importanza di questa estensione: “Attraverso le rilevazioni mensili, vogliamo assicurarci che i nostri concittadini siano sempre informati su tutte le variazioni di prezzo che riguardano la nostra comunità, andando oltre i soli prodotti alimentari“.
Chi sale e chi scende: i dati dell’ultimo mese
Le ultime rilevazioni evidenziano dinamiche interessanti sui prezzi dei prodotti a Verona:
- In aumento: L’olio di oliva guida la lista con un rialzo del +4,9%, seguito da frutta fresca o refrigerata (+2,2%), birre a basso contenuto alcolico e analcoliche (+2,0%), e altri prodotti alimentari che mostrano incrementi minori ma significativi.
- In diminuzione: Al contrario, i vegetali freschi o refrigerati non includendo le patate registrano il calo maggiore (-4,6%), insieme al riso (-2,4%), alimenti per bambini e pesci freschi o refrigerati (-1,9%), e altri articoli che segnano riduzioni di prezzo apprezzabili.
Variazioni di prezzo significative in altri settori
Oltre agli alimentari, l’iniziativa “Occhio al Prezzo” ha messo in luce variazioni di prezzo rilevanti in altri settori:
- Aumenti notevoli: Musei, parchi e giardini (+27,2%), affitto garage e noleggio mezzi di trasporto (+13,1%), e voli nazionali (+8,7%) sono tra i servizi che hanno visto le maggiori impennate.
- Riduzioni significative: Il gas di città e naturale (-11,0%) e l’energia elettrica (-5,3%) guidano le diminuzioni nel settore energetico, offrendo un certo sollievo ai consumatori in un contesto di generale aumento dei prezzi.