Il cavalcavia di viale Piave, snodo strategico per l’accesso a Verona Sud, è attualmente al centro di un’importante operazione di manutenzione e messa in sicurezza. L’intervento, avviato lo scorso aprile, è entrato nella sua fase più delicata: la verifica della stabilità strutturale tramite georadar, resa possibile grazie allo smantellamento parziale delle parti ammalorate.
Con oltre 50 anni di servizio alle spalle, il ponte – lungo più di 200 metri e composto da otto campate sorrette da sette pile centrali e due spalle laterali – è ora oggetto di un’ispezione approfondita dei trefoli di decompressione, ovvero i cavi interni che garantiscono la tenuta dei pulvini, elementi portanti dell’intera infrastruttura. Queste analisi, in corso in questi giorni, hanno già fornito risultati incoraggianti, secondo quanto dichiarato dall’assessore a Strade e giardini, Federico Benini.
I lavori in corso: demolizione, rinforzi e nuova impermeabilizzazione
Gli interventi si concentrano su più fronti, a partire dalla idrodemolizione dei calcestruzzi deteriorati su pile e pulvini. Le superfici trattate saranno presto rinforzate con fibre di carbonio, mentre la barriera protettiva della carreggiata sopraelevata sarà completamente sostituita, puntando su una struttura più robusta rispetto a quella attuale, ormai obsoleta.
Parallelamente, è previsto il rifacimento completo del sistema di smaltimento delle acque meteoriche, ritenuto cruciale per prolungare la vita utile dell’opera. L’acqua piovana, infatti, è una delle principali cause di degrado nelle strutture in cemento armato, soprattutto in quelle datate.
Focus sulla sicurezza: controlli strutturali e nuove tecnologie
L’apertura del ponte “a nudo” ha consentito per la prima volta un’indagine completa dello stato interno dell’infrastruttura. L’utilizzo di strumentazioni avanzate come il georadar ha permesso di rilevare in dettaglio eventuali criticità nella decompressione e nella staticità dei cavi portanti. Senza le demolizioni preliminari, queste verifiche non sarebbero state tecnicamente possibili.
Il progetto è conforme alle più recenti Norme Tecniche per le Costruzioni, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e la durabilità del ponte, in un’ottica di prevenzione e non solo di intervento post-criticità.
Tempistiche: obiettivo riapertura per settembre
Nonostante il periodo estivo, il cantiere non si ferma, anzi accelera. L’amministrazione punta a riaprire la rotatoria sottostante entro la ripresa delle scuole, per evitare che il traffico cittadino subisca ulteriori rallentamenti a settembre. I lavori, infatti, sono programmati per intensificarsi nel mese di agosto, sfruttando la riduzione del traffico vacanziero per completare le opere più impattanti.
Altri cantieri attivi tra centro e zona Sud
Il cavalcavia di viale Piave non è l’unico punto caldo dei lavori pubblici veronesi. In via Città di Nimes, adiacente al sottopasso, è in corso la riqualificazione delle strade complanari, riservate ai mezzi di emergenza, con asfaltature già in fase avanzata. A seguire, sono previsti interventi notturni per il rifacimento della pavimentazione all’incrocio tra via Palladio e via Albere.
Nel quadrante Sud della città, l’area attorno al Parco Santa Teresa è al centro di una trasformazione che prevede asfalti temporanei, recinzioni in posa e pavimentazioni definitive lungo viale dell’Agricoltura e viale del Lavoro fino a via Scuderlando. Infine, in viale del Commercio, l’ex sterrato ferroviario sta lasciando spazio a una nuova viabilità urbana grazie a un completo rifacimento del fondo stradale.