Nel tardo pomeriggio di venerdì 20 giugno, i Carabinieri della Stazione di San Bonifacio hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona, nei confronti di un sessantenne di origini croate, residente proprio a San Bonifacio. L’uomo è stato condannato in via definitiva a sei anni di reclusione per il reato di violenza sessuale aggravata, con sentenza emessa lo scorso 18 giugno.

Abusi commessi su persona fragile

Secondo quanto emerso nel corso del procedimento giudiziario, la violenza è stata commessa nell’estate del 2020 nel territorio comunale di San Bonifacio. Le aggravanti riconosciute dal giudice fanno riferimento all’abuso di autorità e alla relazione domestica con la vittima, una persona fragile, elemento che ha inciso significativamente sulla condanna.

L’arresto e il trasferimento in carcere

Dopo le consuete formalità di rito, l’uomo è stato trasferito nella casa circondariale di Verona Montorio, dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Scaligera. L’esecuzione dell’arresto è avvenuta senza incidenti, nell’ambito di un’attività coordinata e rapida da parte dell’Arma, a pochi giorni dalla pronuncia definitiva del Tribunale.

La tutela delle vittime vulnerabili al centro dell’azione

Il caso sottolinea l’importanza del lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura nel contrastare i reati contro le fasce più deboli della popolazione, in particolare quando si verificano abusi all’interno delle mura domestiche o da parte di persone in posizione di potere. Le aggravanti legate alla condizione di vulnerabilità della vittima e al rapporto con l’autore del reato hanno pesato sull’entità della pena, confermando l’attenzione crescente dell’ordinamento verso la protezione delle vittime in contesti di particolare fragilità.