Sirmione al collasso turistico: verso tassa d’accesso e ingressi contingentati

Dopo il caos del Primo Maggio, il Comune valuta misure drastiche per salvaguardare vivibilità e sicurezza. Operatori favorevoli a un nuovo modello di gestione dei flussi

L’immagine da cartolina ha un prezzo sempre più alto per chi la vive ogni giorno. Dopo l’assalto di turisti nel ponte del Primo Maggio, che ha messo in ginocchio traffico, soccorsi e attività locali, Sirmione si prepara a introdurre misure senza precedenti contro l’overtourism. In arrivo, secondo quanto anticipato dall’assessore alla Sicurezza Massimo Padovan, un pacchetto di interventi mai sperimentati prima in una città turistica bresciana.

Il nodo del sovraffollamento

La morfologia particolare della penisola di Sirmione, stretta, fragile e densamente visitata, rende impossibili soluzioni infrastrutturali strutturali. La conseguenza è un centro storico che nei momenti di punta supera la soglia di tolleranza, con migliaia di visitatori giornalieri che mettono a rischio vivibilità e sicurezza.

Le misure proposte

Nel mirino del Comune c’è un nuovo approccio: dalla gestione emergenziale a quella programmata, fondata su monitoraggio digitale, prenotazione obbligatoria e responsabilizzazione dei turisti. Il piano presentato prevede:

  • Tassa d’accesso per i visitatori giornalieri, sul modello delle grandi città d’arte

  • Ingressi contingentati nei giorni di maggiore affluenza, attraverso un sistema di prenotazione

  • Tariffe di parcheggio differenziate, per scoraggiare la sosta lunga dei turisti “mordi e fuggi”

  • Potenziamento del personale di controllo nei punti critici

«Serve una svolta concreta – afferma Padovan –. Il diritto alla bellezza deve camminare insieme al diritto alla vivibilità. L’esperienza turistica va gestita, non subita.»

Il fronte degli operatori economici

A sostenere la linea dell’Amministrazione è anche il Consorzio albergatori e ristoratori di Sirmione (Cars). Il presidente Marco Merlo ha ribadito la necessità di scelte coraggiose: «Meglio qualità che quantità. Sopra una certa soglia, si perde il controllo e la qualità dell’esperienza».

Il Consorzio, dopo aver lanciato un segnale di allarme nei giorni scorsi, appoggia la proposta di contingentamento degli accessi, chiedendo però che tutto avvenga in modo condiviso e trasparente.

Verso un nuovo modello partecipato

Anche la politica locale si è attivata. Il gruppo consiliare Insieme per Sirmione ha chiesto la convocazione urgente di un Consiglio comunale aperto, per garantire il coinvolgimento diretto di cittadini, imprenditori e categorie professionali. «Sirmione ha bisogno di un modello moderno e sostenibile, non di soluzioni tampone», ha dichiarato il consigliere Roberto Campagnola.

L’estate non è ancora iniziata, ma il tema è già incandescente. Per una delle mete turistiche più amate d’Italia, la sfida è chiara: proteggere la bellezza senza perdere la vivibilità.

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